Ecco quali sono i principi fondamentali della cittadinanza digitale:
- Accesso: tutti dovrebbero avere accesso equo alla tecnologia e a Internet.
- Alfabetizzazione digitale: è essenziale possedere le competenze per utilizzare la tecnologia in modo efficace e sicuro.
- Comunicazione: comunicare online in modo rispettoso e responsabile, evitando l'incitamento all'odio e la disinformazione.
- Etichetta: seguire le norme di comportamento online, come evitare il cyberbullismo e il trolling.
- Sicurezza: proteggere la propria identità online e i propri dati personali, adottando comportamenti sicuri.
- Diritti e responsabilità: conoscere i propri diritti e doveri online, come la privacy e la libertà di espressione.
- Salute e benessere: utilizzare la tecnologia in modo equilibrato, evitando la dipendenza e i rischi per la salute.
- Leggi: rispettare le leggi che regolano l'uso della tecnologia, come il copyright e la protezione dei dati.
- Cittadinanza digitale - Unione tra l'educazione civica e l'educazione digitale, quindi da un lato la formazione ai propri diritti e doveri come cittadini e dall'altro la consapevolezza che le azioni che si effettuano on-line e off-line hanno un impatto nel presente e nel futuro per sé stessi e per gli altri.
- Privacy online: il web non dimentica! - Quando condividiamo qualcosa sul web stiamo dando il consenso per l’utilizzo dei nostri dati, ma spesso non tuteliamo la nostra privacy online, infatti, dopo aver condiviso dei propri dati in rete, non sono più in nostro possesso. Spesso la tutela, il rispetto e il diritto vengono totalmente violati ma con il nostro consenso! Infatti, ogni qual volta accediamo su un sito web o ci registriamo su una piattaforma online ci compaiono delle scritte (e.g., “accetta le condizioni” o “accetta termini e condizioni” oppure “ accetta e chiudi”) che ci consentono di scegliere se accettare e continuare il nostro “navigare” oppure fermarci e leggere l’informativa sulla privacy. Chiaramente nessuno ha il tempo e la voglia di leggere articoli, commi e condizioni quindi tutti noi decidiamo di accettare e andare avanti. Ogni volta che accettiamo non facciamo altro che dare il nostro consenso ai siti per i trattamenti dei nostri dati. Questi dati possono essere utilizzati dai siti che visitiamo per personalizzare la nostra esperienza (cookie di prime parti) oppure possono essere venduti e usati da altri siti (cookie di terze parti).
- Netiquette - Network-etiquette ossia il galateo della rete. Insieme di regole di buonsenso per non disturbare gli altri. Ad es. scrivere tutta una parola a caratteri maiuscoli equivale a gridarla!
- Diritto all'oblio (art. 11, "Codice in materia di protezione dei dati personali" ss.mm.ii.) - Diritto di un soggetto a vedersi per così dire "dimenticato" dalle banche dati, dai mezzi di informazione, dai motori di ricerca che detengono i suoi dati in relazione ad un'attività di trattamento che sono autorizzati a compiere dal diretto interessato o dalla legge.
- Identità digitale (SPID, CIE, CNS, ecc...) - Strumento che permette ai cittadini di identificarsi in modo univoco e accedere a tutti i servizi digitali della Pubblica Amministrazione e a quelli dei privati aderenti. Gli strumenti di identificazione per accedere ai servizi online sono SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) e CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
- Hater ("chi odia") - Neologismo, utilizzato nel gergo di Internet, indicante una persona aggressiva che online esprime odio e incita all'odio verso qualcuno o qualcosa.
- Cyberbullismo - Manifestazione in Rete di un fenomeno più ampio e meglio conosciuto come bullismo. Quest'ultimo è caratterizzato da azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima. Le azioni possono riguardare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, generalmente attuate in ambiente scolastico. Oggi la tecnologia, quando usata intenzionalmente per fini malevoli, consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet. Il bullismo diventa quindi cyberbullismo. Il cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chat rooms, instant messaging, siti web, telefonate), il cui obiettivo è quello di provocare danni ad un coetaneo incapace di difendersi. Continua...
- Trolling (bulli digitali disturbatori seriali) - Azioni di utenti che non perseguono altri scopi fuorché quelli di disturbare, mettere in cattiva luce persone e aziende e causare più danni possibili. In poche parole, mettono zizzania nelle colonne dei commenti sui social per il mero piacere di disturbare oppure di danneggiarne la reputazione o diffondere verità alternative. Il Troll spesso è un cliente scontento che vuole sfogarsi attraverso commenti poco o per nulla inerenti al contenuto, estrapolati dal contesto oppure posta ripetutamente una stessa domanda che non ha necessariamente nulla a che fare con la discussione in corso. Spesso usa un linguaggio autoreferenziale, iperbolico e incisivo farcito di parolacce ma con grossolani errori di punteggiatura, ortografia e grammatica.
- Fake News (Notizie false) - Informazioni false o fuorvianti, divulgate attraverso qualsiasi media o diffuse allo scopo di essere da questi rilanciate con il deliberato intento di disinformare o di creare scandalo attraverso i mezzi di informazione oppure di attirare click su Internet. Leggi il decalogo di #BastaBufale.
- Postura (al PC) - Assumere posizioni corrette sulla scrivania e al PC, per evitare la comparsa di dolori, soprattutto a schiena e collo. Buoni consigli: 1. Mantieni la schiena dritta; 2. Rilassa le spalle; 3. Avambracci e posizione sulla tastiera; 4. Regola la seduta; 5. Scegli una sedia ergonomica; 6. Appoggia i piedi a terra; 7. Mantieni la giusta distanza fra occhi e schermo; 8. Tieni il mouse vicino; 9. Prenditi delle pause.
- Nomofobia ("NO Mobile Phone PhoBIA") - Termine che viene impiegato per descrivere una condizione psicologica che può svilupparsi in tutti i soggetti che manifestano l’irrazionale timore/paura di rimanere "sconnessi"/"allontanati" dalla possibilità di rimanere "collegati" mediante il proprio smartphone.
- Ringxiety (“sindrome dello squillo fantasma”) - Particolare condizione di ansia quantomai tipica dei tempi moderni che si manifesta tramite l’impulso a voler controllare costantemente il proprio cellulare per verificare se sono presenti delle notifiche, che si tratti di una chiamata non risposta, di un SMS, di un messaggio su un Social Network o su una delle diffuse App di messaggistica istantanea, quale WhatsApp. Gli esperti del settore sono convinti che si tratti di un vero e proprio aspetto patologico, un comportamento che cela delle problematiche psicologiche che possono anche essere piuttosto complesse.
- Phubbing (“phone” + “snubbing”) - Comportamento di ignorare gli altri durante interazioni sociali per dedicarsi invece al proprio smartphone.
- Hikikomori (stare in disparte) - Espressione spesso riferita alla Gen-Z e che indica chi decide di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi, alle volte anni. Stiamo parlando per lo più di giovani tra i 14 e i 30 anni, maschi nel 70-90% dei casi, rinchiusi nella propria abitazione, evitano qualunque tipo di contatto diretto con il mondo esterno, talvolta anche con i familiari.
Spero con questo post di avervi incuriosito a continuare la lettura del mio website didattico che tratta di TECNOLOGIA.