Dall'esecuzione al "saper fare" consapevole: l'evoluzione della disciplina.
La differenza fondamentale tra la vecchia Educazione Tecnica e l'odierna Tecnologia risiede nell'approccio e negli obiettivi formativi.
Educazione Tecnica (ex A-33, 3h/sett.): il focus sul "come si fa"
Il programma di Educazione Tecnica, in vigore fino agli anni '90, era prevalentemente incentrato sull'acquisizione di abilità manuali e sulla conoscenza di processi produttivi consolidati. Le lezioni erano spesso focalizzate su:
Disegno tecnico tradizionale: l'uso di strumenti come righe, squadre e compassi per la rappresentazione di oggetti.
Lavorazioni pratiche: la realizzazione di piccoli manufatti, spesso seguendo istruzioni precise, con l'obiettivo di sviluppare la manualità.
Conoscenza dei materiali e dei settori produttivi: una panoramica sui principali settori dell'industria e dell'artigianato.
L'enfasi era posta sull'esecuzione corretta di compiti predefiniti, con un approccio più settoriale e meno interconnesso con le altre discipline.
Tecnologia (A060, 2h/sett.): il "perché si fa" al centro di tutto
La disciplina A060 sposta l'attenzione dal semplice "saper fare" al "saper agire" in modo critico e consapevole. L'obiettivo non è più solo la realizzazione di un prodotto, ma la comprensione dell'intero processo che porta dalla nascita di un bisogno alla sua soluzione. I pilastri della nuova Tecnologia includono:
Problem solving e pensiero progettuale: gli studenti sono stimolati a identificare problemi, ipotizzare soluzioni, progettarle, realizzarle e valutarne l'efficacia.
Sostenibilità ambientale ed energetica: una forte enfasi è posta sull'impatto delle tecnologie sull'ambiente, sul risparmio energetico e sull'uso di risorse rinnovabili.
Coding: si introducono i fondamenti del pensiero computazionale, un'abilità trasversale indispensabile nella società digitale.
Disegno tecnico e modellazione 3D (CAD): il disegno non è più solo un esercizio di stile, ma uno strumento per la progettazione e la prototipazione, anche digitale.
Educazione alla cittadinanza digitale: si promuove un uso consapevole e critico dei media digitali e di Internet.
In sintesi, la Tecnologia odierna è una materia interdisciplinare che connette il sapere scientifico con le applicazioni pratiche, educando alla progettualità, all'innovazione e alla sostenibilità.
Chi può insegnare Tecnologia? I requisiti di accesso alla classe di concorso A060.
Data la complessità e la vastità dei temi trattati, l'insegnamento della Tecnologia (A060) è accessibile a laureati provenienti da percorsi di studio specifici. Il Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM) indica una varietà di lauree magistrali (o del vecchio ordinamento) che danno accesso alla classe di concorso. Tra queste, spiccano in modo preponderante le lauree in:
INGEGNERIA (tutti gli indirizzi): Civile, Meccanica, Elettronica, Gestionale, Informatica, Ambientale, ecc...
ARCHITETTURA e Ingegneria Edile-Architettura
Design
Pianificazione Territoriale Urbanistica e Ambientale
Scienze e Tecnologie Agrarie, Forestali e Alimentari
Scienze Chimiche e dei Materiali
ecc...
Ingegneri e Architetti in cattedra: due approcci complementari per un'unica missione
La presenza massiccia di lauree in Ingegneria e Architettura tra i titoli di accesso non è casuale! Entrambe le figure professionali possiedono, nel loro DNA formativo, le competenze chiave per un insegnamento efficace della Tecnologia, seppur con sfumature e approcci didattici che possono rivelarsi complementari e di grande ricchezza per gli studenti.
L'approccio dell'Ingegnere: funzionalità, efficienza e metodo
Un docente con una formazione ingegneristica tende naturalmente a privilegiare un approccio metodico e analitico. Le sue lezioni potrebbero essere caratterizzate da:
Forte orientamento al problem solving: scomporre un problema complesso nelle sue parti fondamentali per trovare la soluzione più efficiente.
Enfasi sull'analisi strutturale e funzionale: comprendere come funzionano gli oggetti, dai meccanismi più semplici ai sistemi complessi.
Sperimentazione e misurazione: un approccio laboratoriale basato sulla raccolta di dati, sull'analisi dei risultati e sulla validazione di ipotesi.
Ottimizzazione dei processi: in un progetto, l'ingegnere guiderà gli studenti a considerare i vincoli (di tempo, materiali, budget) e a ottimizzare le risorse.
L'ingegnere in cattedra è un eccellente formatore del pensiero logico-deduttivo, fondamentale per affrontare le sfide in ambito STEM (Science, Technology, Engineering, and Mathematics).
L'approccio dell'Architetto: creatività, visione d'insieme e centralità dell'uomo
L'architetto, per sua natura, porta in aula una sensibilità diversa, più orientata alla sintesi creativa e alla dimensione umana della tecnologia. Il suo contributo si manifesta attraverso:
Progettazione human-centered: porre al centro del progetto i bisogni, i desideri e il benessere delle persone. Ad esempio, nel progettare un oggetto, si darà grande importanza all'ergonomia e all'usabilità.
Visione sistemica e territoriale: la capacità di connettere il singolo progetto (un edificio, un oggetto) a un contesto più ampio (la città, il paesaggio, la società). Questo approccio è fondamentale per trattare temi come la sostenibilità urbana e l'impatto ambientale.
Sintesi tra estetica e funzionalità: educare gli studenti a comprendere che un oggetto tecnologico non deve essere solo utile, ma anche "bello", ovvero formalmente coerente e piacevole da usare.
Creatività e pensiero laterale: stimolare la ricerca di soluzioni innovative e non convenzionali ai problemi.
L'architetto è quindi un catalizzatore di creatività, capace di insegnare agli studenti a guardare oltre la mera funzionalità tecnica e a considerare l'impatto sociale e culturale delle loro scelte progettuali.
In conclusione, la disciplina Tecnologia (A060) rappresenta un asse portante della formazione nella scuola media, un ponte essenziale tra il sapere teorico e le competenze pratiche necessarie per il XXI secolo. La compresenza di docenti con background diversi, come ingegneri e architetti, non può che arricchire l'offerta formativa, offrendo agli studenti una visione plurale e completa del mondo tecnologico: un mondo fatto di analisi rigorosa e di sintesi creativa, di efficienza e di attenzione all'uomo.
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