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giovedì 28 novembre 2024

AC⚡DC: la guerra delle correnti

Hai mai sentito parlare della famosa "guerra delle correnti"? Si svolse a cavallo degli ultimi due decenni dell'Ottocento questo scontro titanico tra due dei più grandi inventori di tutti i tempi: Thomas Edison e Nikola Tesla. Ognuno di loro puntava su un tipo diverso di corrente elettrica per illuminare il mondo. Chi vinse la sfida?


Edison e la corrente continua
— CC oppure, in inglese, DC = Direct Current)

Andamento della corrente continua allo scorrere del tempo.

Edison era un sostenitore della corrente continua. Immagina un fiume che scorre sempre nella stessa direzione: questo è un po' come la corrente continua: un flusso di velocissime cariche elettriche (es. gli elettroni nei metalli). È facile da capire e da utilizzare, ma ha un grande limite: non si può trasportare su lunghe distanze senza perdere molta energia! È come cercare di far scorrere un fiume in salita: prima o poi l'acqua si ferma! Solo alcuni particolari dispositivi funzionano in CC: avvitatori e elettroutensili portatili, piccoli elettrodomestici, circuiti elettronici in generale, orologi, computer, impianti elettrici delle automobili, ecc. 


Tesla e la corrente alternata
CA oppure, in inglese, AC = Alternating Current)

Andamento della corrente alternata allo scorrere del tempo.

Tesla, invece, era un fan della corrente alternata. Pensa a un'onda del mare che va su e giù: questo è il movimento della corrente alternata. La corrente cambia continuamente di direzione, ma questo le permette di viaggiare su lunghe distanze attraverso dei trasformatori, un po' come dei ponti che permettono all'energia elettrica di superare gli ostacoli. Possiamo affermare che il 90% degli apparecchi elettrici utilizza corrente alternata: forno, lavatrice, asciugatrice, lavastoviglie, frigo, climatizzatore, aspirapolvere, ventilatore, lampadine, ecc... Tutto ciò che è elettronica, quindi le schede dei vari elettrodomestici, utilizzano corrente raddrizzata ossia pulsante ma resa simile alla continua grazie ai condensatori.


Qual'è la differenza?
  • Corrente continua (CC o DC): scorre sempre nella stessa direzione, come un fiume. È più semplice da capire ma difficile da trasportare su lunghe distanze.
  • Corrente alternata (CA o AC): cambia continuamente di direzione, come un'onda. È più complessa, ma permette di trasportare l'energia su lunghe distanze con meno perdite.
In buona sostanza, cosa cambia tra corrente continua e corrente alternata? Semplice! La prima ha una intensità costante nel tempo la seconda invece no.


Chi ha vinto la sfida?

Alla fine, ha prevalso la corrente alternata di Tesla. Oggi, quasi tutta l'energia elettrica che utilizziamo nelle nostre case e nelle industrie è alternata. Questo perché è più efficiente per la distribuzione su larga scala. Come è noto, per trasportare la corrente, è bene farlo a tensioni molto elevate (ossia basse intensità), riducendo la tensione solo in prossimità dell'utente finale (es. città). La corrente che può essere facilmente trasformata, in termini di tensione, è quella alternata che quindi viene utilizzata per alimentare quasi tutti i nostri elettrodomestici. Continua... 💡ELETTRICITÀ, come l'acqua o un cartoon!


Perché è importante saperlo?

Comprendere la differenza tra corrente continua e alternata ci aiuta a capire meglio come funziona l'energia elettrica che utilizziamo ogni giorno. Inoltre, ci permette di apprezzare il genio di questi due inventori che, con le loro idee, hanno rivoluzionato il mondo.


Perché nel titolo e nella copertina c'è scritto AC⚡DC?

Gli AC⚡DC sono uno storico e famoso gruppo musicale hard rock australiano che ha coniato il suo nome proprio sugli acronimi inglesi dei due tipi di corrente, qui spiegati, proprio ad indicare il loro tipico sound "elettrizzante". Se ancora non li conosci (...ma che musica ascolti!?!) clicca sulla copertina della seguente compilation YouTube che, nel 2010, ha fatto da soundtrack alla seconda serie cinematografica del mitico IRON MAN.


Spero con questo post di avervi incuriosito a continuare la lettura della mia pagina dedicata all'ELETTRICITÀ.

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⚔️Excalibur: come nascevano le spade

Hai mai ammirato una spada medievale e ti sei chiesto come facessero i nostri antenati a creare armi così affilate e resistenti? La forgiatura di una spada era un'arte complessa e affascinante, un connubio tra abilità manuale, conoscenza dei metalli e un pizzico di magia ...la spada nella roccia!


Metalli e forgiatura: dalla materia prima alla lama affilata

Tutto iniziava con la scelta del metallo giusto. Il ferro era il materiale più comune, ma la sua qualità variava a seconda della provenienza. I migliori fabbri cercavano minerali puri e li lavoravano in forni rudimentali per ottenere il ferro grezzo.

Successivamente, attraverso un processo chiamato forgiatura, il ferro veniva riscaldato al rosso vivo e martellato ripetutamente su un'incudine. Con ogni colpo, il metallo si addensava e si purificava, assumendo gradualmente la forma della lama desiderata.

Tempra e rinvenimento: l'alchimia dell'acciaio

Per rendere la spada più dura e resistente, i fabbri ricorrevano a un trattamento termico chiamato tempra. La lama incandescente veniva immersa rapidamente in acqua o olio, raffreddandosi bruscamente. Questo processo rendeva l'acciaio molto duro, ma anche fragile.

Per ovviare a questo problema, si procedeva al rinvenimento: la lama veniva riscaldata a una temperatura inferiore e lasciata raffreddare lentamente. In questo modo, l'acciaio manteneva la sua durezza, ma diventava anche più flessibile, evitando di spezzarsi al primo colpo.

Un'arte tramandata di generazione in generazione

La forgiatura di una spada era un'arte che richiedeva anni di apprendistato. I maestri fabbri trasmettevano le loro conoscenze ai giovani apprendisti, svelando loro i segreti di questo antico mestiere. Ogni spada era un pezzo unico, frutto dell'abilità e della creatività del suo creatore.

Perché questa storia è ancora affascinante?

La forgiatura delle spade è un esempio straordinario di come l'uomo, fin dai tempi antichi, sia stato in grado di trasformare la materia prima in oggetti di grande bellezza e utilità. È una storia che ci parla di ingegno, passione e dedizione, valori che ancora oggi ci ispirano.

Cosa ne pensi? Ti piacerebbe saperne di più su un particolare aspetto della forgiatura delle spade? Lascia un commento e fammelo sapere!


Spero con questo post di avervi incuriosito a continuare la lettura della mia pagina dedicata ai METALLI.


giovedì 7 novembre 2024

✏️Gomma e matita: una storia tra le dita

Questo breve racconto ha come protagonisti due oggetti scolastici di uso quotidiano: la gomma e la matita. Leggiamolo tutto d'un fiato e riflettiamo sulle sue morali... non una, ma due! Ti senti più gomma o matita?


La gomma chiese alla matita: Come stai, amico mio?
La matita rispose arrabbiata: Non sono tuo amico, ti odio.
La gomma, sorpresa e triste, replicò: Perché?
La matita rispose: Perché cancelli quello che scrivo.
E lei rispose: Io cancello solo gli errori.
E perché lo fai? domandò la matita.
Sono una gomma, e questo è il mio lavoro!
Questo non è un lavoro, ribatté la matita.
La gomma rispose: Il mio lavoro è utile tanto quanto il tuo.
La matita, con tono duro, disse: Ti sbagli e sei arrogante, perché chi scrive è migliore di chi cancella.
La gomma replicò: Rimuovere ciò che è sbagliato equivale a scrivere ciò che è giusto.
La matita rimase in silenzio per un po', poi, con un velo di tristezza, disse: Ma ti vedo ogni giorno più piccola!
La gomma rispose: Perché sacrifico un po' di me ogni volta che cancello un errore.
La matita, con voce rauca, disse: Anche io mi sento più corta di prima!
La gomma lo consolò dicendo: Non possiamo fare del bene agli altri, se non siamo pronti a sacrificare qualcosa di noi stessi!
Poi guardò la matita con affetto e chiese: Mi odi ancora?
La matita sorrise e rispose: Come potrei odiarti, quando ti sacrifichi così tanto?
Ogni giorno ti risvegli, e ti rimane un giorno in meno.

Se non puoi essere una matita per scrivere la felicità degli altri, sii una buona gomma che cancella i loro dolori e semina speranza e ottimismo nelle loro anime, ricordando loro che il futuro è più bello.

Sii sempre grato!
(Testo di Teresa Mannino)


✏️Morale tecnica: cerca di essere più matita che gomma per migliorare ogni giorno i tuoi disegni!


Spero con questo post di avervi incuriosito a continuare con la lettura delle tre pagine dedicate al disegno tecnico (DIS#1DIS#2 e DIS#3), nonché di quella dedicata alla GRAFICA digitale, tratte del mio website di formazione tecnologica: bit.ly/ProfingCAD.



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